Attualità

Aiuole, alberi, aree gioco, spazi sottratti al traffico e regalati ai cittadini: è la svolta green, slow, smart e friendly di Milano, i termini che più rispecchiano lo spirito di una metropoli internazionale in costante evoluzione verso una nuova identità.
Obiettivo: realizzare una città «da 15 minuti», sull’onda di molti altri centri europei, a partire da Parigi. Ovvero, una città dove tutti i servizi essenziali, dal supermercato all’ufficio postale alle fermate del metrò, siano raggiungibili da casa entro 15 minuti a piedi o in bicicletta, in centro come in periferia.
La pandemia ha dato un'accelerazione a questa trasformazione, a partire dal potenziamento delle piste ciclabili fino alla riqualificazione di spazi pubblici con tavolini e spazi ludici per favorire la socializzazione nel rispetto delle regole di distanziamento e sicurezza, anche ampliando le concessioni a favore degli esercizi pubblici. Sull'onda dello smart working si sta pensando anche all'ibridazione fra spazi di ristoro e di lavoro: già oggi in città sono 65 i punti dove si possono prenotare postazioni per lavorare, favorite anche dall’app Nibol, che mette in rete bar e lavoratori agili per le ore meno frequentate. Così, i locali si trasformano anche in coworking, mentre startup come Offlunch e Streeteat offrono il servizio mensa a chi lavora da casa.
Procede anche il programma Forestami, con l'obiettivo di fare di Milano la capitale verde d'Italia con 3 milioni di alberi entro il 2030. A oggi ne sono stati aggiunti oltre 280 mila, di fatto raddoppiando la dotazione e portando a superare il totale di 500 mila.